Disinfestazione Zanzare
Disinfestazione Zanzare

(nelle immagini alcuni luoghi tipici di nidificazione)

Zanzare
Disinfestazione Zanzare

La Zanzara

Il nemico numero uno dell'estate

Le zanzare sono insetti appartenenti alla famiglia dei Culicidae. Sono conosciute principalmente per le loro punture fastidiose e per il ruolo che svolgono come vettori di diverse malattie. Le specie di zanzare più comuni nel nostro paese includono la Culex pipiens (“zanzara comune”) e Aedes albopictus (“Zanzara Tigre”)

Le zanzare femmine sono quelle che pungono, poiché necessitano di sangue per lo sviluppo delle loro uova. Hanno un ciclo di vita che comprende quattro fasi: uovo, larva, pupa e adulto.

Conosciamola meglio

La zanzara ha un corpo piccolo e sottile, diviso in tre parti principali: testa, torace e addome. Sulla testa, possiede due grandi occhi composti e un paio di antenne sottili che le permettono di percepire i movimenti e gli odori nell’ambiente circostante. Il suo apparato boccale, chiamato proboscide, è lungo e appuntito, adattato per perforare la pelle e succhiare il sangue.

Il torace della zanzara ospita tre paia di zampe lunghe e sottili, che le conferiscono un’andatura leggera e veloce. Da questa sezione partono anche le due ali trasparenti e delicate, che le permettono di volare agilmente e silenziosamente. Ogni ala è dotata di venature che forniscono supporto strutturale durante il volo.

L’addome della zanzara è allungato e segmentato, e può gonfiarsi notevolmente quando si riempie di sangue. Questa parte del corpo contiene anche gli organi riproduttivi. Nell’addome, il sangue viene digerito, fornendo i nutrienti necessari per la produzione delle uova. In molte specie di zanzare, solo le femmine pungono, poiché necessitano delle proteine del sangue per sviluppare le uova, mentre i maschi si nutrono principalmente di nettare e altre sostanze zuccherine.

Culex pipiens

Culex pipiens

Zanzara comune
Predilige acque stagnanti e inquinate come pozzanghere e scarichi.

Aedes aegypti

Preferisce depositare le uova in piccoli contenitori d'acqua pulita vicino alle abitazioni umane.

Zanzara tigre

Aedes albopictus

Zanzara tigre
Predilige ambienti urbani con acqua stagnante in piccoli contenitori, come vasi di fiori e sottovasi.

Ciclo di vita

Il ciclo di vita delle zanzare comprende quattro fasi distinte: uovo, larva, pupa e adulto. Le femmine depongono le uova in acqua stagnante, che possono schiudersi in pochi giorni. Le larve, vivono nell’acqua e si nutrono di microrganismi.

Dopo diverse mute, le larve si trasformano in pupe, che non si nutrono ma continuano a vivere in acqua. Durante la fase pupale, avviene la metamorfosi finale, che culmina con l’emergenza dell’adulto. Gli adulti emergono dalla superficie dell’acqua e, dopo un breve periodo di asciugatura, sono pronti a volare e a riprodursi, chiudendo così il ciclo.

Disinfestazione Zanzare

Domande frequenti sulle zanzare:

Non esitono metodi che permettono l’eliminazione definitiva delle zanzare, anche gli interventi con prodotti biocidi hanno un azione temporanea che può durare più o meno giorni a seconda di fattori quali: condizioni ambientali (come per esempio la vicinanza di habitat più o meno favorevoli) e condizioni meteorologiche che permettano il residuo del prodotto.

Si, la prevenzione è l’azione più efficace contro le zanzare, la prevenzione più efficace si basa sul rimuovere gli habitat di riproduzione come specchi d’acqua ristagnante, acqua dei sottovasi, rendere inaccessibili con delle zanzariere eventuali cisterne per la raccolta di acqua piovana e più in generale la rimozione di tutti gli specchi d’acqua dove le zanzare potrebbero nidificare.

Esistono anche soluzioni chimiche professionali quali prodotti anti-larvali che se applicati nel giusto periodo dell’anno permettono di agire sulla diapausa delle uova (nel caso della zanzara tigre), esistono in fine metodi fisici come olii biodegradabili o pellicole a base siliconica che rende gli specchi d’acqua inadatti alla sopravvivenza delle larve soffocandole.

Questo può variare a seconda della specie specifica, nel caso della Culex Pipiens (la zanzara più comune nel nostro paese) la sua fase adulta entra in uno stato di diapausa, una sorta di letargo in cui il loro metabolismo rallenta significativamente. Durante questo periodo, trovano rifugio in luoghi protetti come cantine, grotte, fessure nei tronchi degli alberi e altri spazi riparati.

Alcune altre specie di zanzare come la zanzara tigre depongono uova resistenti che possono sopravvivere alle basse temperature e alla siccità. Queste uova entrano in uno stato di quiescenza e schiudono solo quando le condizioni ambientali diventano favorevoli, tipicamente con l’arrivo della primavera.

Si, le zanzare possono essere in alcuni casi pericolose in quanto vettori di malattie, più nello specifico delle albovirosi, se vuoi approfondire questo argomento puoi fare riferimento alla pagina web del Ministero della Salute

Le zanzare sono generalmente più attive e prosperano a temperature comprese tra i 20°C e i 30°C. Questo è il range ottimale in cui si riproducono più facilmente e hanno maggiori possibilità di sopravvivenza. Tuttavia, sono anche in grado di vivere a temperature più basse, con alcune specie che possono sopravvivere a temperature fino a 10°C. Al di sotto di questa soglia, molte zanzare non possono sopravvivere per lunghi periodi e possono entrare in uno stato di diapausa o quiescenza per proteggersi dal freddo.

Per quanto riguarda le temperature più elevate, alcune specie di zanzare possono tollerare temperature più alte, ma eccessive temperature estive possono anche limitare l’attività e la sopravvivenza di alcune specie.

Per quanto riguarda le condizioni ambientali la distribuzione delle zanzare è influenzata da una combinazione di fattori come: umidità, disponibilità di acqua stagnante e presenza di ospiti per il pasto di sangue.

Le zanzare pungono per nutrirsi del sangue degli animali, inclusi gli esseri umani. Questo comportamento è strettamente legato al ciclo riproduttivo delle zanzare femmine. Quando una zanzara femmina individua un ospite adatto, atterra sulla pelle e utilizza le sue proboscidi, che sono strutture simili a sottili aghi, per penetrare nella pelle e raggiungere un vaso sanguigno.

Durante il processo di puntura, le zanzare iniettano una piccola quantità di saliva nella pelle dell’ospite. Questa saliva contiene sostanze che agiscono come anticoagulanti, impedendo al sangue di coagulare e facilitando il flusso del sangue verso la zanzara. La zanzara si nutre del sangue dell’ospite attraverso la proboscide, assorbendo le sostanze nutritive di cui ha bisogno per la maturazione delle uova.

Le zanzare sono principalmente attive di notte per diversi motivi legati alla loro biologia e al loro comportamento che infatti può variare da specie a specie.

Durante il giorno, quando le temperature sono più elevate, l’attività potrebbe comportare rischi di surriscaldamento per questi insetti a sangue freddo. Al contrario, la frescura delle ore notturne offre loro un ambiente più favorevole per muoversi e cercare cibo senza rischiare di surriscaldarsi.

Inoltre, l’umidità dell’aria tende ad essere più elevata di notte, il che riduce il rischio di disidratazione per le zanzare durante l’attività. Questo ambiente umido è particolarmente importante per la sopravvivenza delle zanzare, poiché sono vulnerabili alla perdita di acqua attraverso la traspirazione.

Le ore notturne offrono anche un vantaggio in termini di protezione dai predatori. Molti predatori delle zanzare, come uccelli insettivori e pipistrelli, sono più attivi durante il giorno. Essere attive di notte permette alle zanzare di ridurre il rischio di predazione.

Infine, le zanzare hanno sviluppato abitudini notturne per sfruttare al meglio le risorse alimentari disponibili. Gli esseri umani e altri animali di solito sono meno attenti e immobili durante il sonno, offrendo alle zanzare un’opportunità ideale per nutrirsi del loro sangue senza essere disturbate.

In sintesi, le zanzare sono attive di notte per evitare il calore eccessivo, ridurre il rischio di disidratazione, evitare i predatori e sfruttare al meglio le risorse alimentari disponibili.

Le zanzare sono attratte principalmente dal diossido di carbonio che emettiamo quando respiriamo. Questo gas agisce come un segnale che indica la presenza di un possibile ospite nelle vicinanze. Inoltre, il calore corporeo e il sudore giocano un ruolo significativo nell’attrazione delle zanzare. Il nostro sudore contiene acido lattico e altre sostanze chimiche che possono essere rilevate dalle zanzare anche a distanza. Anche gli odori prodotti dai batteri sulla nostra pelle sono molto attraenti per questi insetti. Gli studi hanno dimostrato che alcune persone producono più di queste sostanze chimiche rispetto ad altre, rendendole più suscettibili alle punture di zanzara. Oltre a ciò, anche il colore degli abiti può influenzare l’attrazione delle zanzare. Preferiscono i colori scuri, poiché questi assorbono più calore e possono rendere l’ospite più visibile. Infine, il movimento può attirare l’attenzione delle zanzare, rendendo le persone in movimento più facili da individuare per questi insetti volanti.

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